Il Cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione cattolica o, più precisamente, una iniziazione cristiana, definito come catecumenato post-battesimale, nato in Spagna nei primi anni sessanta, per iniziativa del pittore Kiko Argüello e di Carmen Hernández (morta il 19 luglio 2016); dal 1971 l’équipe responsabile a livello internazionale di questo itinerario include anche il presbitero Mario Pezzi. Gli Statuti del Cammino neocatecumenale sono stati approvati dalla Santa Sede in via provvisoria da Giovanni Paolo II nel 2002 e poi definitivamente da Benedetto XVI nel 2008. Da febbraio 2018, María Ascensión Romero è subentrata al posto di Carmen Hernández. La nomina a responsabile dell’equipe internazionale del Cammino Neocatecumenale è avvenuta su richiesta del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita in base a quanto stabilito dagli Statuti che regolano il Cammino.

È costituito come fondazione autonoma di beni spirituali, dotata di personalità giuridica pubblica, approvata dalla Chiesa cattolica.
Per Statuto è rivolto principalmente a:
- coloro che pur battezzati si sono allontanati dalla Chiesa;
- coloro che non sono stati sufficientemente evangelizzati e catechizzati;
- coloro che desiderano approfondire e maturare la loro fede;
- coloro che non sono battezzati e che desiderano diventare cristiani;
- coloro che provengono da confessioni cristiane non in piena comunione con la Chiesa cattolica;
- i sacerdoti ed i religiosi, nel rispetto della loro vocazione, carisma e del compito assegnato loro dal Vescovo o, nel caso dei religiosi, dal loro Superiore; i religiosi possono intraprendere il percorso solo previa esplicita autorizzazione del Superiore.
Secondo i suoi fondatori, «il Cammino Neocatecumenale non è un movimento o un’associazione, ma uno strumento nelle parrocchie al servizio dei Vescovi per riportare alla fede tanta gente che l’ha abbandonata.»
